venerdì 8 giugno 2012

Il 1° giugno a “Casamacchia” serata di presentazione dell’atelier di Fritz Hagl.


A Casamacchia più di cento opere del pittore tedesco scomparso nel 2002,  delle quali alcune posizionate all’aperto e altre presentate con un originale sistema di pannelli scorrevoli posti nello studio dove il pittore creava e immaginava, sono state esposte il 1° giugno  nella suggestiva cornice della villa, nei pressi di Capoliveri, dove il pittore ha vissuto e creato.

Durante il vernissage la moglie Nicole Oor, e le figlie Dominique e Arianne, hanno saputo comunicare agli ospiti presenti, con raffinatezza e competenza, il mondo di Fritz Hagl, la sua passione per l’arte, la pittura e l’Isola d’Elba che per tanti anni è stata fonte di ispirazione e meditazione.
Toccanti le parole della figlia Arianne, che si è fatta portavoce della famiglia, nel raccontare la vita del padre, quando da bambina la portava a raccogliere rocce e sabbie e condivideva con la famiglia l’amore per la terra,  la natura e il mare, evocando le emozioni che ancora sono palpabili nelle sue opere.

Meravigliosi i barattoli con i pigmenti raccolti sul territorio elbano, lavorati e mischiati per ottenere dei colori che si sostituiscono alla natura nelle tele di grande forza espressiva.
Fritz Hagl, come cita la biografia, aveva eletto la natura proprio referente perchè era “il tema”, come l’aveva egli stesso definito “(…) la natura divenne il mio materiale e la integrai sempre più nel lavoro: essa divenne il mio maestro e come tale l’accolsi (…)” .
Fritz Hagl
Ritratto di Fritz Hagl (foto C. Colnago)
Da ieri dunque Casamacchia è aperta a chi desidera conoscere meglio e più da vicino un grande artista e la sua fonte di ispirazione; questa mostra permanente desidera essere un'ulteriore possibilità al fine di avvicinare i bambini al mondo artistico pertanto, su desiderio della famiglia Hagl, le scuole saranno particolarmente benvenute.

Un grazie speciale a Fritz Hagl e alla sua Famiglia per questo regalo meraviglioso!

HAIKU : La poesia breve dai toni semplici che trasforma le emozioni in Arte nei versi di poeti di tutta Europa!!



Ho fatto un viaggio (parlo in prima persona, e per questa volta me lo si conceda!) quasi al centro della terra ma di sicuro nel centro delle emozioni che traggono origine dalla storia dell’isola.
Con un po’ di vergogna, per non averlo fatto prima, mi sono accostata ai poeti di tutta Europa vincitori e partecipanti al Festival Internazionale “Le Voci della Poesia 2011”  Gemme di Haiku nella Miniera di Calamita, una raccolta di versi stampati in un volume a cura del Comune di Capoliveri.

Nelle miniere
risuona solitario
il canto antico.
Mare, donami
un cuore di conchiglia
e la tua luce!
I Poeti premiati lo scorso 22 maggio presso la sala consiliare del Comune di Capoliveri si sono oggi riuniti per la visita alle miniere, luoghi di ispirazione e riflessione dove le emozioni evocate da luoghi tante volte riprodotti nei film diventano immagini palpabili nelle gallerie umide e buie.
Niente di più adatto dell’animo sensibile di un poeta per trasferire attraverso i brevi toccanti versi l’essenza della vita e del lavoro nelle miniere.
Bravissima la guida ambientale Alessandra Aprile che ha descritto, passo dopo passo, il cammino dei minatori dal paese fino al fulcro delle miniere dove la vita era scandita dai ritmi dettati dal sacrificio, dalla fatica, ma anche dalla passione per un lavoro che rendeva gli uomini orgogliosi e fieri di esserne parte.
Un percorso a ritroso da non perdere, memoria e insegnamento, stimolo e passione.
Come citato sul libro “Gemme di Haiku nella Miniera Calamita” sorprendenti, originali e vivaci i versi di questi eccezionali poeti che nella sintesi esprimono la più ampia essenza della percezione.
La natura, le miniere, il mare…. li ispireranno ancora e Capoliveri sarà qui, ancora, a rendere loro omaggio.
Ancora grazie al Direttore del Festival Giorgio Weiss e al Comune di Capoliveri e arrivederci al prossimo appuntamento con la poesia Haiku che trasforma le emozioni in arte.