giovedì 16 maggio 2013

BELINDA BIANCOTTI : LA PITTRICE CHE RENDE MODERNO LO STILE ANTICO

Alla Sala della Gran Guardia in esposizione le opere di Belinda Biancotti fino al 19 maggio.


Non sono una critica d'arte, lo premetto e lo sottolineo, ma l'arte mi piace e mi incuriosisce in tutte le sue forme, in tutte le manifestazioni personali che ognuno di noi in modo privato o pubblico mostra.

Fatta questa premessa vi parlo di Belinda.
Belinda Biancotti è nata a Portoferraio dove vive e lavora e trova l'ispirazione per le sue tele, è semi-autodidatta perché, pur avendo seguito inizialmente da sola la sua natura creativa, è stata allieva del Professor Battini e del maestro Luciano Regoli che l'hanno aiutata ad affinare la tecnica ed a trovare una sua espressione di stile.

Ho conosciuto Belinda circa due anni fa, entrando per caso in una sala dove tra altri c'erano i suoi quadri, li ho fotografati e ho riflettuto sul suo stile avendo la sensazione di trovarmi di fronte a qualcosa di "scontato" e "già visto" ma incredibilmente e assolutamente NUOVO per quel genere, come se sapesse rappresentare il presente e il futuro utilizzando una tecnica rinfrescata da una visione attuale, stabilmente dinamica, senza eccessi senza forzature.
Ma torniamo ad ora.


Belinda ha inaugurato la sua personale lunedì 13 maggio alla Sala della Gran Guardia di Portoferraio dove si possono ammirare i paesaggi, scorci di mare che ruota intorno all'isola, tramonti e campagne,  immagini riprodotte di getto senza pensare troppo alla tecnica, (quella che guasta anche tante belle fotografie che poi perdono di intensità emotiva)







e nature morte dove la tecnica è sapientemente ricercata e, passatemi il termine "addomesticata" per farci arrivare dove vuole Belinda: uno stile antico che parla di oggi, la scelta degli oggetti che ci raccontano una storia,      ma una storia senza tempo.


Ciò che però mi ha colpita davvero sono le figure umane.

Espressioni e movimenti naturali emotivamente posizionati ad esprimersi e ad esprimere il loro mondo, dice Belinda "mi piace giocare con i modelli, sono loro che tirano fuori il soggetto, io non dico mai che posa devono prendere e così riesco a scoprire il loro mondo".







Le opere saranno in esposizione fino al 19 maggio, dal lunedì al venerdì dalle 9,30 alle 13,0 e dalle 17,00  alle 19,00;  il sabato e la domenica dalle 10,00 alle 12,00 e dalle 17,00 alle 19,00.


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